The music of Thelonious Monk.
Claudio Angeleri, pianoforte
Gabriele Comeglio, sax alto
Marco Esposito, basso
Vittorio Marinoni, batteria
“Monk is deep” Monk è profondo.
Con queste parole si è soliti definire il grande pianista e compositore Thelonious Monk: una figura carismatica della musica afroamericana fin dai tempi del bop al Minton’s di New York insieme a Charlie Cristian, Dizzy Gillespie, Charlie Parker, Kenny Clarke, Max Roach e tanti altri protagonisti della scena creativa statunitense del secondo dopoguerra.
Personaggio anticonformista e bizzarro, era dotato di una tecnica del tutto personale caratterizzata da un acuto senso ritmico ed un uso spregiudicato delle dissonanze.
Le sue composizioni sono dei capolavori in miniatura – Round about midnight, Well you needn’t, I mean you, Evidence, Blue Monk … – e costituiscono per tutti i jazzisti un patrimonio fecondo da cui trarre stimoli di grande originalità melodica, ritmica ed armonica. A fianco di Monk sono cresciuti inoltre grandi musicisti come John Coltrane, Johnny Griffin, Charlie Rouse, Steve Lacy regalandoci alcune delle pagine più belle del jazz di ogni tempo.
Il quartetto Monk Keys rende tributo alla musica di Monk attraverso una rilettura rigorosa ma al tempo stesso moderna e creativa del suo straordinario repertorio. Claudio Angeleri si è esibito con musiche di Monk alla rassegna del Jubinal di Berlino, al Blue Note di Milano e in alcuni jazz club a San Francisco (Usa).