Cochi Ponzoni, attore
Emilio Soana, tromba
Gabriele Comeglio, sax alto
Claudio Angeleri, pianoforte
Marco Esposito, basso elettrico
Federico Monti, batteria
La vita di Charlie Parker (1920-1955) è stata vagabonda e caotica, ma indiscutibilmente geniale. Figura atipica sulla scena del jazz, Bird è riuscito a rivoluzionarla con il linguaggio nuovo del bebop, che l’avrebbe reso immortale. Poco dopo la sua prematura scomparsa nel 1955, su diversi muri del Greenwich Village di New York sarebbe comparsa la scritta “Bird lives”, Charlie Parker è vivo, un omaggio al grandissimo sassofonista e un segno per preservarne la memoria.
La sua vita è stata mirabilmente ritratta nel film “Bird” (Bird era il soprannome di Parker) che è valso al regista Clint Eastwood la conquista di un Oscar.
Lo spettacolo racconta la vita del grande sassofonista statunitense attraverso una sceneggiatura teatrale originale che ci restituisce l’immagine di una leggenda al di fuori degli schemi, ma fin troppo umana nei suoi incontrollabili eccessi.
Cochi Ponzoni interpreta Charlie Parker, attraverso le sue stesse parole tratte da interviste originali dell’epoca. Cochi Ponzoni è attore amatissimo dal pubblico italiano, fin da quando, alla fine degli anni 70, esordì sul piccolo schermo con l’inseparabile Renato Pozzetto dando vita a shows che hanno influenzato tutta la storia della comicità italiana. Una carriera lunghissima svoltasi anche a teatro e al cinema per un personaggio che è rimasto nel cuore del pubblico. Sul palco un sestetto di straordinari jazzisti italiani guidati dal trombettista Emilio Soana. Prima tromba per eccellenza di molte big bands italiane ed europee, nel corso della sua lunga carriera ha suonato con i più grandi nomi del jazz e del pop internazionale: da Mina a Natalie Cole, da Ray Charles a Stevie Wonder. Completano il gruppo il sassofonista Gabriele Comeglio interprete musicale della figura di Parker affiancato dal noto pianista Claudio Angeleri. La sezione ritmica è composta da Federico Monti alla batteria e Marco Esposito al basso.
VIDEO RAI3