Sono molteplici gli elementi che si possono cogliere nei trii di Claudio Angeleri: la dimensione pianocentrica del trio nero, la ricerca poliritmica, la progettualità compositiva di stampo europeo. Sia quando si esibisce con i consueti compagni di viaggio italiani (Marco Esposito e Vittorio Marinoni) che con la ritmica statunitense (Mike Richmond, John Riley) o elvetica (Heiri Kaenzig, Peter Schmidlin), Angeleri crea un interplay molto intrigante che si traduce in una continua alternanza di situazioni ritmiche e melodiche molto varie ora più strettamente swinganti, ora funkeggianti o completamente libere.
Sia nell’esecuzione di composizioni originali che di standards (Monk ed Ellington, soprattutto), Angeleri mette in evidenza le sue caratteristiche di compositore ed arrangiatore raffinato e preparato in campo jazzistico che eurocolto. Il trio si è esibito in vari festival e concerti in Italia negli Stati Uniti.
Claudio Angeleri, piano
Marco Esposito, basso
Vittorio Marinoni, batteria
Claudio Angeleri, piano
Heiri Kaenzig, basso
Peter Schmidlin, batteria
Claudio Angeleri, piano
Mike Richmond, basso
John Riley, batteria