Ottetto: Claudio Angeleri, pianoforte e composizione – Oreste Castagna, attore – Giulio Visibelli, flauti e sax soprano – Paola Milzani, voce – Marco Esposito, basso elettrico – Virginia Sutera, violino – Luca Bongiovanni, batteria e percussioni – Michele Gentilini, chitarre acustiche ed elettriche
Quartetto: Claudio Angeleri, pianoforte e composizione – Giulio Visibelli, flauti e sax soprano – Marco Esposito, basso elettrico -Luca Bongiovanni, batteria e percussioni
Solo: Claudio Angeleri, pianoforte e composizione – Oreste Castagna, attore
L’intreccio tra la musica e diversi linguaggi artistici è una delle caratteristiche della produzione artistica di Claudio Angeleri. Pianista e compositore dalla lunga carriera artistica, ha realizzato 20 dischi a proprio nome con la collaborazione di numerosi musicisti italiani come Gabriele Comeglio, Giampiero Prina, Gianluigi Trovesi, Giulio Visibelli, Marco Esposito e diversi ospiti internazionali quali Bob Mintzer, Charlie Mariano, Franco Ambrosetti. I suoi progetti sono da sempre improntati a una ricerca estetica originale che trae ispirazione dalla letteratura, dall’arte visuale e dal teatro. In particolare, ha realizzato nel 2014 uno spettacolo sulle Città Invisibili di Calvino in cui veniva evidenziata la qualità musicale del testo scritto e le possibilità descrittive della musica. Presentato con successo in diversi festival e concerti quali Notti di Luce, Vicenza New Conversations, Atelier del XX secolo di Milano, il progetto ha visto la luce su CD con ottime recensioni da parte della critica specializzata italiana e internazionale.
Nel 2019, su invito della rassegna del Piccolo Teatro di Milano, propone per la prossima stagione un nuovo progetto ispirato al periodo di letteratura combinatoria di Italo Calvino con riferimento al Castello dei Destini Incrociati del 1973 di cui vengono letti alcuni brevi racconti dall’attore Oreste Castagna tra le diverse esecuzioni musicali.
Come nelle Città Invisibili, Calvino ha strutturato il libro in vari racconti fantastici ognuno dei quali ha come spunto una carta dei tarocchi quattrocenteschi di Bonifacio Bembo conservati all’Accademia Carrara di Bergamo e alla Morgan Library di New York. Tutti i racconti sono legati gli uni agli altri dalle stesse carte già posate sul tavolo e s’intrecciano narrando eventi, luoghi e storie completamente distanti. La particolarità è che, narrata una storia, e interpretata in modo del tutto individuale da ciascuno dei protagonisti; è possibile sviare da un percorso narrativo per seguire nuove strade e nuovi filoni. È possibile leggere anche una stessa storia al contrario, partendo dal tarocco finale, raccontando tutt’altra cosa: questo è ciò che sembra dire Orlando, anche lui avventore, quando, appeso per i piedi, esclama: «Lasciatemi così. Ho fatto tutto il giro e ho capito. Il mondo si legge all’incontrario. Tutto è chiaro».
Claudio Angeleri spiega il suo nuovo spettacolo
A proposito di jazz a cura di Gerlando Gatto
La componente sonora si presta a questo gioco combinatorio e, proprio per le qualità descrittive della musica, ora commenta ora prende una tangente melodica o ritmica utilizzando diverse pratiche di scrittura convenzionali, seriali, modali o negative di cui Angeleri si è servito in questi anni nella sua tavolozza compositiva.
Lo spettacolo viene proposto sia nella versione integrale con l’attore Oreste Castagna sia solo nella parte musicale.
La formazione vede uniti alcuni collaboratori di lunga data di Angeleri, quali il flautista e sopranista Giulio Visibelli, la cantante Paola Milzani e il bassista Marco Esposito e giovani talenti emergenti come la violinista Virginia Sutera e il batterista/percussionista Luca Bongiovanni. Il chitarrista acustico ed elettrico Michele Gentilini completa la formazione con Claudio Angeleri al pianoforte e l’attore Oreste Castagna.